Firenze, le piazze degli anni 70

… in quegli anni, nei giorni luminosi della nostra formazione, una malattia gioiosa si è accasata dentro me, mai più mi sarebbe stato sufficiente il godimento passivo o i piaceri puramente sensoriali, per me da allora niente ha potuto competere con l'euforia contagiosa dei sogni collettivi … Ⓐntonio

Firenze, le piazze degli anni 70

Cari maschi, ora tocca a noi

Appello. Un appello contro una parte di noi stessi

da Il Manifesto

La ripetizione sempre più diffusa di efferati femminicidi chiama ormai in causa gli uomini portatori, più o meno consapevolmente, di una cultura maschilista che li rende carnefici, oltre che “vittime” di tale cultura, ben al di là di una loro (consumata) solidarietà con la persona colpita dalla violenza.

L’uccisione o la mutilazione della fidanzata, moglie o compagna, avviene quasi sempre per motivi di gelosia o per rottura, da parte della donna, del patto di convivenza.

L’uomo forte e dominatore non può (o non è capace) di accettare quello che ritiene essere un “affronto”, così che la vendetta è la reazione “istintiva”: mia o di nessun altro. E’ così che da carnefice l’uomo diventa anch’egli vittima del suo stesso pensiero.

C’è un’asimmetria in questo rapporto: se a finire il rapporto è la donna, tale gesto di rottura assume il significato di tradimento, mentre se è l’uomo a rompere il rapporto d’affetto, allora esso viene considerato comprensibile e accettabile.

In un passato poi non così lontano ci sono stati processi dove come attenuante è stato addotto il fatto che la donna indossasse jeans aderenti o, comunque, abiti provocanti giustificando il comportamento violento con l’affermazione che “se l’era un po’ cercata”. Così come il “delitto d’onore” non è un’oscura pratica medioevale abbandonata centinaia di anni fa. Noi veniamo da questo passato recente.

I cambiamenti antropologici indotti dallo scatenamento degli istinti animali del neoliberismo, hanno accentuato l’individualismo proprietario soprattutto degli uomini. Ed è per questo che noi uomini dobbiamo dire a gran voce: not in my name, dove il my name oltre ad avere una valenza personale riguarda l’intero genere maschile. E questo vincendo quell’oscuro timore (mai esplicitato) di passare per “femminucce” che trasgrediscono il codice maschile.

Nessun uomo può dirsi innocente, perché c’è una connivenza complice in ciascuno di noi con il pensiero dell’individuo proprietario, della ostentazione della forza, dell’offesa non perdonabile. Quante volte noi stessi abbiamo fatto battute o raccontato a soli amici maschi barzellette denigratorie sul genere femminile? E quante volte pur non avendolo fatto direttamente abbiamo sfoderato un sorrisino complice a questi racconti stereotipi?

La diversità di genere è una ricchezza, ma può scivolare nello sciovinismo maschilista se a tale diversità viene assegnata una gerarchia, ruoli non paritari.

Non basta, per noi uomini, firmare appelli in difesa delle donne, partecipare sinceramente commossi a iniziative di solidarietà con loro. Bisognerebbe iniziare a firmare appelli anche contro quella parte di noi stessi che indulge a connivenze complici perché quei maschi assassini non sono alieni venuti da altri pianeti: sono l’esito drammatico di un pensiero che alberga oscuro nelle teste di noi uomini.

Hanno aderito:
Abati Velio, Bevilacqua Piero, Baioni Mauro, Bianchi Alessandro, Camagni Roberto, Cervellati Pier Luigi, Fiorentini Mario, Dignatici Paolo, Gambardella Alfonso, Indovina Francesco, Masulli Ignazio, Nebbia Giorgio, Ottolini Cesare, Quaini Massimo, Roggio Sandro, Salzano Edoardo, Saponaro Giuseppe, Scandurra Enzo, Siciliani de Cumis Nicola, Stucchi Silvano, Toscani Franco, Vannetiello Daniele, Viale Guido

Parata Toscana Pride – 18 Giugno Firenze

toscana pride

Il Toscana Pride è la festa dell’ORGOGLIO LGBTQI. È la giornata in cui celebriamo noi stess* e il diritto di essere se stess*.
Il Toscana Pride è un momento di rivendicazione. Per la parità dei diritti, la tutela dei singoli e delle singole, il riconoscimento delle famiglie e dei legami affettivi e genitoriali, la laicità delle istituzioni.
Il Toscana Pride è la nostra risposta gioiosa all’Omofobia, Bifobia e Transfobia.

L’appuntamento è SABATO 18 GIUGNO 2016 alle ore 15:00 in Piazza D’Azeglio, Firenze.

Scopri il percorso sul sito:
http://www.toscanapride.eu/parata/

Vieni con noi! #FattiDiPride
#ToscanaPride2016

fonte: http://www.facebook.com/events/1085564324825274/

Le Mamme No Inceneritore hanno di nuovo riempito il Cinema Grotta!

[COMUNICATO] 5 Apr, 2016 | |
[COMUNICATO] Le Mamme No Inceneritore hanno di nuovo riempito il Cinema Grotta!Le Mamme No Inceneritore hanno di nuovo riempito la sala lunedì 4 aprile al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino, che contiene oltre 700 persone. L’intera serata è andata anche in diretta streaming e ha visto la partecipazione di circa 500 persone. La diretta streaming è raggiungibile al seguente indirizzo web: https://www.youtube.com/watch?v=2AfE-K1Yk-4&list=PLqaHrmJ4AOU2aldgBF9VdX6j6wKl6y19m&index=2&t=24m33s (la registrazione parte dal minuto 24, in quanto i minuti precedenti non sono di qualità a causa di piccoli problemi tecnici).

La serata, dedicata alle ricadute dell’impianto sulla salute umana, era patrocinata da ISDE, Associazione di Medici per l’Ambiente, che quasi un anno fa ha preso posizione chiara e netta contro gli inceneritori. La serata ha visto l’avvicendarsi dei relatori con un pubblico attento e partecipe ed è proseguita con un vivace botta e risposta con il pubblico.

L’impianto progettato, le emissioni previste e il rischio correlato sono stati illustrati dalle Mamme No Inceneritore, basandosi sui documenti della stessa QtHermo (Quadrifoglio+Hera), la Società incaricata della progettazione, costruzione e gestione dell’impianto. Sono stati portati esempi di gestioni virtuose del ciclo rifiuti, realtà consolidate ormai in molte città Toscane e italiane, che se applicate trasformano i rifiuti da un affare per pochi in un guadagno per tutti i cittadini e le comunità, rendendo inutile la costruzione di costosi e pericolosi impianti di incenerimento dei rifiuti.

Sono poi intervenuti i medici, il Pediatra e Presidente Provinciale ISDE, Dottor Massimo Generoso e il Dottor Gian Luca Garetti (ISDE e Medicina Democratica. L’attenzione è stata rivolta alla grandissima suscettibilità dei bambini agli inquinanti, fin dallo sviluppo dell’embrione, con conseguenze che, come ci insegna l’epigenetica, possono avere ripercussioni anche molto più tardi nella vita adulta.

E di inquinanti l’inceneritore ne emette eccome, come risulta dalla documentazione QtHermo, e come ovvio data l’eterogeneità del combustibile in ingresso, i rifiuti indifferenziati sostanzialmente non soggetti a controlli. Per i microinquinanti, come metalli pesanti, IPA e diossine è previsto un monitoraggio solo trimestrale: siamo tranquilli?

Non ci facciamo ingannare dalla formula “a norma di legge” perché per questi pericolosi cancerogeni l’unica soglia di sicurezza accettabile è zero, come per l’amianto. Chi di voi vorrebbe un pezzettino anche piccolo piccolo di amianto in casa? I medici hanno inoltrato mostrato i risultati di diversi studi nazionali e internazionali, fatti da enti pubblici e organismi autorevoli, che hanno dimostrato i danni provocati da un impianto di incenerimento.

Questi i temi emersi nel corso della serata, in cui le mamme hanno ribadito che fermare la costruzione dell’impianto è solo e solamente una questione di volontà politica, chi afferma il contrario sta solo negando la propria responsabilità.

Per questo le Mamme hanno ricordato, al Cinema Grotta, che il Comune di Sesto ha un grande potere, e di conseguenza anche i cittadini di Sesto, che a Giugno sono chiamati a votare per eleggere il nuovo Sindaco. Questo però è solo un fattore, che a Sesto è d’attualità. Ma è necessaria l’onda di una mobilitazione cittadina imponente, che faccia impallidire decisori politici e investitori.

I cittadini di tutta l’area fiorentina sono chiamati a impegnarsi in prima persona, prima di tutto in un’ opera capillare di informazione, perché la rassicurante informazione ufficiale nasconde molte verità, legate a un grande impianto industriale a soli 8 km dal Duomo che segnerà tutta Firenze e dintorni per i prossimi vent’anni.

Il 14 maggio a Firenze ci sarà un grande manifestazione, a cui parteciperanno comitati da tutta Italia, per ottenere una gestione dei rifiuti senza inceneritori e al servizio dei cittadini. Vogliamo bloccare l’inceneritore di Firenze come simbolo per bloccare tutti quelli esistenti e quelli in progetto.

Perché le alternative esistono, costano meno ai cittadini e hanno minor impatto ambientale e sulla salute. Populismo? Demagogia? Allarmismo? Disinformazione?

Continue reading

Edoardo Massari

Quote

EdoardoMassari28.03.1998 Torino, carcere delle Vallette. Edoardo “Baleno” Massari viene trovato agonizzante, impiccato con le lenzuola alla sua branda del carcere. Aveva 34 anni. Era stato arrestato il 5 marzo 1998 insieme a Silvano Pelissero e Maria “Sole” Soledad Rosas: l’accusa, abilmente orchestrata grazie anche al contributo decisivo dei media nazionali, è quella di appartenere ad una fantomatica organizzazione eco-terrorista, i “Lupi Grigi”, responsabile di una serie di attentati in Val Susa contro la linea ad alta velocità Torino-Lione. L’11 luglio dello stesso anno si suiciderà Maria “Sole” Soledad Rosas.

da http://ita.anarchopedia.org/Edoardo_Massari

Inceneritore di Firenze

Inceneritore di Firenze

Nessun rischio evitabile è accettabile

L’Associazione no profit “Firenze, le Piazze degli anni ’70” sostiene la lotta delle “Mamme No Inceneritore” e invita tutti coloro che si riconoscono negli ideali che hanno contraddistinto il movimento giovanile nel decennio 1968-1977, ad unirsi e partecipare alle attività per impedire la costruzione dell’impianto.

Le iniziative in corso delle “Mamme No inceneritore” sono finalizzate all’informazione capillare delle criticità dell’opera, sia economiche che per la salute pubblica e l’eco-sistema della vasta area che circonda l’impianto. Negli incontri con la popolazione vengono proiettati dati pubblicati sul sito istituzionale della Città Metropolitana di Firenze (ex Provincia) e dal sito del gruppo costruttore, ufficiali e incontrovertibili. Vengono inoltre illustrate in dettaglio le possibili alternative, già progettate in forma pratica e realizzabili nell’immediato. Queste caratteristiche rendono l’azione di contrasto svolta dalle “Mamme No inceneritore” una LOTTA che può avere margini di successo e non una protesta destinata a venire sopraffatta.

La nostra Associazione intende pertanto farsi promotrice di un massiccio coinvolgimento a sostegno di questa lotta che necessariamente dovrà vedere impegnate tante persone per impedire l’inizio dei lavori del cantiere non ancora avviato.

Riteniamo il nostro contributo molto importante, sotto l’aspetto della capacità di militanza e l’esperienza, che ci derivano da un passato nel quale con le lotte di donne, studenti, giovani e lavoratori, abbiamo conquistato i principali diritti civili di cui ha goduto e in parte gode ancora la malandata società italiana.

Partecipate VENERDI’ 8 APRILE all’incontro informativo che si terrà al Teatro del Circolo ARCI LIPPI, via Pietro Fanfani 16 a Firenze alle ore 21.00….E LOTTATE CON NOI!!!

evento su facebook