PAROLE MERAVIGLIOSE

UN ATTIMO DI ATTENZIONE per dirvi che : l’associazione firenze le piazze degli anni 70 , è nata per il bisogno di esserci , di partecipare , di creare di fare cose utili ,nel sociale, di dare una informazione vera , di coinvolgere i giovani di imparare il loro linguaggio e capire bene il loro disagio, di aggregarsi ad altre iniziative di altri movimenti o associazioni che si rispecchino nel nostro pensare . Ci autofinanziamo , in mente tante cose da fare , vogliamo partecipazione , sentitevi coinvolti ,sono i vostri anni della meglio gioventù , acquistate i quaderni delle piazze ci permetterete di andare avanti e allargare gli obiettivi . E’ cosa vostra la memoria ,è cosa di chi era presente e di chi non lo è più . Abbiamo scelto di uscire dal semplice nostalgico e trovarci , ritrovarci e immaginarci ancora come siamo stati , siamo più saggi mah ! non lo so sicuro ancora vivi nel pensiero nell’anima, nell’idea ,.Consideriamo questo muoversi un’ occasione, forse l’ultima per noi anziani , ma un’occasione per far vedere che ci sta una possibilità di cambiamento. Il pensiero , la conoscenza , la curiosità lo spirito , l’idea proviamoci tutti insieme a fare sentire ancora la nostra voce, la nostra risata . L’associazione le piazze degli anni 70 è anche vostra, testimoniateci la vosta partecipazione e anche si il vostro dissenso , dobbiamo crescere e migliorare e insieme questo sarà vincente ciao compagni mi ferisce l’assenza …… (testo di Anna Bondi)

Cari maschi, ora tocca a noi

Appello. Un appello contro una parte di noi stessi

da Il Manifesto

La ripetizione sempre più diffusa di efferati femminicidi chiama ormai in causa gli uomini portatori, più o meno consapevolmente, di una cultura maschilista che li rende carnefici, oltre che “vittime” di tale cultura, ben al di là di una loro (consumata) solidarietà con la persona colpita dalla violenza.

L’uccisione o la mutilazione della fidanzata, moglie o compagna, avviene quasi sempre per motivi di gelosia o per rottura, da parte della donna, del patto di convivenza.

L’uomo forte e dominatore non può (o non è capace) di accettare quello che ritiene essere un “affronto”, così che la vendetta è la reazione “istintiva”: mia o di nessun altro. E’ così che da carnefice l’uomo diventa anch’egli vittima del suo stesso pensiero.

C’è un’asimmetria in questo rapporto: se a finire il rapporto è la donna, tale gesto di rottura assume il significato di tradimento, mentre se è l’uomo a rompere il rapporto d’affetto, allora esso viene considerato comprensibile e accettabile.

In un passato poi non così lontano ci sono stati processi dove come attenuante è stato addotto il fatto che la donna indossasse jeans aderenti o, comunque, abiti provocanti giustificando il comportamento violento con l’affermazione che “se l’era un po’ cercata”. Così come il “delitto d’onore” non è un’oscura pratica medioevale abbandonata centinaia di anni fa. Noi veniamo da questo passato recente.

I cambiamenti antropologici indotti dallo scatenamento degli istinti animali del neoliberismo, hanno accentuato l’individualismo proprietario soprattutto degli uomini. Ed è per questo che noi uomini dobbiamo dire a gran voce: not in my name, dove il my name oltre ad avere una valenza personale riguarda l’intero genere maschile. E questo vincendo quell’oscuro timore (mai esplicitato) di passare per “femminucce” che trasgrediscono il codice maschile.

Nessun uomo può dirsi innocente, perché c’è una connivenza complice in ciascuno di noi con il pensiero dell’individuo proprietario, della ostentazione della forza, dell’offesa non perdonabile. Quante volte noi stessi abbiamo fatto battute o raccontato a soli amici maschi barzellette denigratorie sul genere femminile? E quante volte pur non avendolo fatto direttamente abbiamo sfoderato un sorrisino complice a questi racconti stereotipi?

La diversità di genere è una ricchezza, ma può scivolare nello sciovinismo maschilista se a tale diversità viene assegnata una gerarchia, ruoli non paritari.

Non basta, per noi uomini, firmare appelli in difesa delle donne, partecipare sinceramente commossi a iniziative di solidarietà con loro. Bisognerebbe iniziare a firmare appelli anche contro quella parte di noi stessi che indulge a connivenze complici perché quei maschi assassini non sono alieni venuti da altri pianeti: sono l’esito drammatico di un pensiero che alberga oscuro nelle teste di noi uomini.

Hanno aderito:
Abati Velio, Bevilacqua Piero, Baioni Mauro, Bianchi Alessandro, Camagni Roberto, Cervellati Pier Luigi, Fiorentini Mario, Dignatici Paolo, Gambardella Alfonso, Indovina Francesco, Masulli Ignazio, Nebbia Giorgio, Ottolini Cesare, Quaini Massimo, Roggio Sandro, Salzano Edoardo, Saponaro Giuseppe, Scandurra Enzo, Siciliani de Cumis Nicola, Stucchi Silvano, Toscani Franco, Vannetiello Daniele, Viale Guido

Parata Toscana Pride – 18 Giugno Firenze

toscana pride

Il Toscana Pride è la festa dell’ORGOGLIO LGBTQI. È la giornata in cui celebriamo noi stess* e il diritto di essere se stess*.
Il Toscana Pride è un momento di rivendicazione. Per la parità dei diritti, la tutela dei singoli e delle singole, il riconoscimento delle famiglie e dei legami affettivi e genitoriali, la laicità delle istituzioni.
Il Toscana Pride è la nostra risposta gioiosa all’Omofobia, Bifobia e Transfobia.

L’appuntamento è SABATO 18 GIUGNO 2016 alle ore 15:00 in Piazza D’Azeglio, Firenze.

Scopri il percorso sul sito:
http://www.toscanapride.eu/parata/

Vieni con noi! #FattiDiPride
#ToscanaPride2016

fonte: http://www.facebook.com/events/1085564324825274/

Esempio di post sul Blog (come da istruzioni, questo è il Titolo del post)

Per scrivere qui ho premuto prima Text ———> laggiù a destra
Con Visuale si possono inserire solo foto o video

Qui si può scrivere quello che si vuole, per esempio io scrivo: VI VOGLIO BENE e sono felice di poter condividere il tempo che ho davanti con questo Gruppo meraviglioso

Prima scelgo la categoria (in questo caso scelgo “gallerie foto”) e poi ci metto un pò di foto, cliccando su Aggiungi media

Poi clicco su Anteprima (si apre una nuova cartella, che dopo vista, chiudo con clic su X)

Clicco su Pubblica

Infine scrivo il mio nome

Jan